A proposito delle attitudini dei figli e del nostro ruolo di genitori, ci riconosciamo nella parole di Temple Grandin, tratte dal libro Il Cervello Autistico (Adelphi), lettura che caldamente raccomandiamo:
…se volete davvero preparare i giovani a entrare pienamente nella vita, allora dovrete fare di più che lavorare sui loro deficit. Dovrete inventarvi un modo di sfruttare i loro punti di forza.
Io dico ai genitori che i loro figli con ASD* dovrebbero pensare a cosa faranno da grandi quando hanno undici o dodici anni. Non si tratta di prendere decisioni definitive, ma di cominciare a considerare le diverse possibilità, in modo da avere del tempo per prepararli.
…i genitori devono lasciare che i figli facciano esperienza nel mondo, poiché i bambini non si interessano mai alle cose con cui non sono venuti a contatto.
Per lui (o lei) è essenziale uscire fuori e assumersi la responsabilità di lavori richiesti da altre persone le quali desiderano che vengano svolti, e secondo il programma di quelle persone. Perché è così che funziona il lavoro nella vita reale. Portare a spasso i cani. Fare volontariato in una mensa per i poveri.
In effetti, una passione può essere una grande forza motivante. Un insegnante o un genitore creativo può incanalare una passione quasi ossessiva in abilità rilevanti per una futura professione… Tenete però gli occhi aperti per individuare le opportunità e non abbiate timore di essere creativi…
Per esempio, i pensatori verbali si troveranno bene con compiti legati all’attività di scrivere… Un pensatore figurativo potrebbe riuscire a produrre oggetti artistici e venderli… Se è dotato per la musica può suonare in una band o entrare a far parte di un coro: di solito questi non sono lavori retribuiti ma sono comunque dei lavori, nel senso che richiedono cooperazione con gli altri musicisti e un impegno regolare.
* Autistic Spectrum Disorder – Disordine dello Spettro Autistico